giovedì 7 giugno 2012

"Riciclare" nelle fiabe

 LA BALLATA DELLA CARTA

Quando c’era il papiro o la pergamena
a noi la scrittura costava gran pena,
poi venne la carta di cellulosa
si scrive, si stampa, è meravigliosa.

Si tagliano alberi, forse un po’ troppi,
larici, pini e pure dei pioppi,
si usa tant’acqua, ma tanta, a gogò,
e molta energia che più non si può.

Si taglia e trasporta, si trita e si spappola,
si filtra, si sbianca e la carta s’intrappola,
poi sgocciola, essica, va in un rullo rotante,
esce foglio sottile, bianco, liscio, brillante.

Se piante, energia vogliam risparmiare,
allora noi tutti dobbiam riciclare:
“ammucchia la carta usata e strappata
in una raccolta differenziata”.

Se a questo libro hai dato un’occhiata
è fatto di carta che hai tu riciclata:
“nel cambio di carta non hai perso niente,
ma hai letto una storia e rispetti l’ambiente”



FILASTROCCA DEL RICICLAGGIO

Niente al mondo si distrugge
Tutto sempre si trasforma
Mentre il tempo gira e fugge
Tutto il mondo cambia forma
Questo tronco sarà terra
Questo frutto sarà seme
Dentro il caldo sottoterra
Si trasformeranno insieme
La natura è laboriosa
Come un’ape vecchia e scaltra
Da una cosa fa una cosa
E poi un’altra, poi un’altra… (poi un’altra, poi un’altra…)

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